Nuovo colpo di scena nella vicenda giudiziaria della clinica di chirurgia estetica "Michelangelo" di Olbia. In serata si è concluso l'incidente probatorio davanti al gip di Tempio, Andrea Pastori. Il perito Nicola Lenigno ha illustrato le conclusioni della sua consulenza.

In sostanza, ha detto il medico legale, per i tre casi che gli sono stati sottoposti, non ha rilevato comportamenti negligenti o non corretti del chirurgo estetico Raffaele Ceccarino.

Per l'inchiesta, che ipotizza il reato di lesioni ai danni di alcuni pazienti della clinica, si tratta di un passaggio decisivo.

Il legale di parte civile, Egidio Caredda, ha chiesto una nuova perizia e quindi un'integrazione della perizia già disposto. Le pazienti rappresentate da Caredda, lamentano danni gravi e irreversibili che, secondo le vittime, sono la conseguenze di interventi sbagliati di addominoplastica e mastoplastica additiva. Ma il perito ha escluso condotte di rilevanza penale e il gip ha dichiarato chiuso l'incidente probatorio, senza ulteriori accertamenti. I difensori del chirurgo Raffaele Ceccarino e del responsabile della struttura Michele Mossa, hanno sollecitato l'archiviazione del fascicolo e l'apertura di un'indagine per la calunnia ai danni dei loro assistiti
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