“Esprimo grande soddisfazione per il pronunciamento del Tar della Sardegna che ha dato ragione al mio Ufficio nel chiedere il rispetto della legge e delle procedure amministrative per la designazione della Giunta comunale del Comune di Loiri Porto San Paolo ma esprimo anche grande amarezza nel dover constatare che si è dovuti ricorrere al Giudice amministrativo perché fosse affermato il pieno riconoscimento del rispetto dei generi nella composizione delle Giunte e il pieno ripristino della legalità”.

Con queste parole la Consigliera di Parità della Regione Sardegna Maria Tiziana Putzolu ha commentato il verdetto del Tar Sardegna che, annullando gli atti di costituzione della Giunta, ha azzerato la Giunta del Comune gallurese.

Il Comune di Loiri, sottolinea Putzolu in una nota, “non ha mai rispettato la Legge Del Rio, che obbliga i neo sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti a prestare la massima attenzione alla parità, disponendo che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.

Non solo: lo stesso Comune “non ha mai risposto alle sollecitazioni provenienti dall’Ufficio Parità”.

"Ho inviato – aggiunge Putzolu – sempre a tutte le istituzioni a ogni livello, a partire da sindache e sindaci, una nota nella quale chiedevo che fosse rivista la composizione delle Giunte irregolari informandone sia l’assessore agli Enti locali che il Presidente dell’Anci Sardegna. Ho portato il problema nella massima istituzione regionale, il Consiglio regionale dei sardi, affinché il tema trovasse un adeguato sostegno e non si dovesse arrivare mai a chiedere un pronunciamento della giustizia amministrativa. Ci vuole uno sforzo di tutte le istituzioni, nessuno può chiamarsene fuori, perché il problema non è quello di garantire che il sesso sotto rappresentato - nella stragrande maggioranza dei casi quello femminile – abbia il giusto rispetto, ma, soprattutto, che in uno stato di diritto le leggi e le procedure amministrative vanno rispettate. Né ‘riserva indiana’, né, insomma, ‘roba da donne’”.

La questione non è meramente formale, prosegue Putzolu: “È importante che la Pubblica Amministrazione rispetti la normativa perché una Giunta comunale formata da uomini e donne in maniera bilanciata rispecchia la composizione della società che parte dalla massima inclusione di tutti i soggetti sottorappresentati alla partecipazione politica e sottolinea che una società che può dirsi migliore solo se rispecchia nelle sue espressioni democratiche il volto nobile della vita reale”.

(Unioneonline/l.f.)

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