Nassiriya, La Maddalena ricorda i caduti: il monumento è sbiadito dal tempo
Il primo in Italia dedicato ai caduti della strage del 2003Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A ventidue anni dalla strage di Nassiriya, La Maddalena ha ricordato ieri i 19 militari italiani uccisi nell’attentato del 2003. In piazza Umberto I è stata deposta una corona di fiori dal sindaco Fabio Lai, dal comandante del Presidio militare Francesco Maffiola e dal comandante dei Carabinieri Angelo Ianniello. La benedizione è stata impartita da don Umberto Deriu.
Quello di La Maddalena fu il primo monumento in Italia dedicato ai caduti di Nassiriya, voluto dall’associazione “La Maddalena – Sardegna 2004”, presieduta da Antonello Sagheddu, con Salvatore Abate, Salvatore Faggiani, Tommy Gallo, Franco Geromino, Gaetano Pedroni, Roberto Ugazzi e Roberto Zanchetta.
Inaugurato il 22 maggio 2004 su progetto dell’architetto Pierluigi Gianchetti, il monumento porta incisi i nomi dei 19 militari uccisi. All’epoca, davanti a oltre 1.500 persone, sfilarono labari, gonfaloni e i picchetti della Brigata Sassari, della Marina Militare e dei Carabinieri. Intervennero la sindaca Rosanna Giudice e il ministro dell’Interno Beppe Pisanu. La benedizione fu impartita dal vescovo Paolo Atzei.
Oggi, però, il tempo ha lasciato il segno: le incisioni risultano sbiadite e, in alcuni punti, i nomi sono appena leggibili. Un dettaglio che stride con la memoria che quel monumento dovrebbe custodire.
L’associazione promotrice ha espresso amarezza per la mancanza di interventi:
«Sono anni che aspettiamo che vengano rinfrescati i nomi. Ci penseremo noi a incaricare qualcuno, anche a pagamento».
