L’impatto con lo scoglio, i pescatori intrappolati: la ricostruzione della tragedia all’Isola Rossa
La dinamica dell’incidente che ha provocato la morte di Pietro “Lillo” Satta, ristoratore sassarese, e del suo amico Maurizio RossiLa barca e nei riquadri, dall'alto, Pietro Satta e Maurizio Rossi
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Stavano navigando con il motore al minimo in una zona piena di scogli affioranti. E quando c’è stato l’impatto e la piccola imbarcazione di 6,5 metri si è capovolta loro si trovavano all'interno del piccolo vano che contiene un bagno e uno spazio per mettere l’attrezzatura da pesca.
Sono rimasti praticamente intrappolati Pietro Satta e Maurizio Rossi, i due uomini morti durante una battura di pesca all’Isola Rossa. Non hanno avuto scampo. Uno dei due avrebbe riportato anche un trauma cranico, è probabile che fosse privo di sensi subito dopo l’incidente e che non abbia neanche avuto la possibilità di provare a portarsi in salvo.
Stamani due sub hanno visto la barca e hanno lanciato l'allarme alla Capitaneria di porto di Porto Torres, intervenuta con i mezzi della Guardia Costiera, coadiuvata dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, dagli elicotteri di Areus e Vigili del fuoco, dal Corpo forestale e dal Corpo volontari soccorso marittimo di Castelsardo. A recuperare i corpi sono stati i sommozzatori giunti da Cagliari.
Le vittime
Pietro Satta, per tutti Lillo, aveva 48 anni. Era titolare del ristorante L’Osteria de’ Mercati, nel centro storico di Sassari (e sino a poco tempo fa gestore de La Ginqueta ad Alghero). Maurizio Rossi, suo amico, di anni ne aveva 71: ligure, aveva una casa a Trinità d’Agultu. I due stamattina erano usciti insieme per una battuta di pesca, il mare era quasi piatto. Poi la tragedia.
Mariangela Pala
Andrea Busia