Un tuffo dove l’acqua è più blu e straordinariamente piena di pesci.

Cernie brune, Saraghi maggiori, Corvine, Cefali;  il suggestivo reportage realizzato dall’Amp Tavolara- Punta Coda Cavallo per l’anniversario dell' importante progetto mostrano tutta la ricchezza faunistica dei suoi habitat.

L’Area Marina Protetta festeggia così i primi vent’anni del progetto di Monitoraggio della Fauna Ittica, uno dei più importanti e continuativi nel campo dell'ecologia e della conservazione marina, che ha permesso di raccogliere dati cruciali anche sull'Effetto Riserva,  ovvero l'impatto positivo che la protezione dell'area ha avuto sui popolamenti e sulle specie ittiche, in termini di numero e taglia.  

Il progetto, che offre una panoramica completa dei cambiamenti ecologici avvenuti in due decenni e rappresenta un pilastro fondamentale nella conservazione della biodiversità marina, è condotto dal Prof. Paolo Guidetti, dirigente di ricerca presso il Dipartimento di Ecologia Marina della Stazione Zoologica Anton Dohrn (Genoa Marine Center).

«Dal 2005 realizza  annualmente studi approfonditi sulla fauna ittica all'interno dell’AMP, attraverso metodologie scientifiche rigorose (non distruttive) e un impegno costante – comunica l’Amp -   I risultati confermano l'importanza della protezione dell'AMP, soprattutto in zona A, sia per la salvaguardia delle specie ittiche marine che per il mantenimento degli equilibri ecologici».  

L’Area Marina Protetta di Tavolara -Punta Coda Cavallo, diretta da Leonardo Lutzoni, tutela 15.357 ettari di mare e 76,094 km di territorio costiero. L'ente di gestione è il Consorzio tra Comuni di Olbia,  Loiri Porto San Paolo e San Teodoro la cui sindaca, Rita Deretta, è l’attuale Presidente.

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