Nell’ultima uscita, quella di sabato scorso, i volontari di “Un arcipelago senza plastica”, gruppo che da anni è impegnato nella raccolta di rifiuti, lasciati dall’uomo e portati dal mare (ma sempre prodotti dall’uomo) nelle isole del Parco Nazionale, hanno concentrato il loro intervento nella sola isola di Maddalena, raccogliendo in poche ore 3 tonnellate di spazzatura.

Padule, Tegge, Colmi, Sasso Rosso, Guardia del Turco, Spalmatore, Costone, Spiaggia del Morto, Bassa Trinita, Isuleddu e Ricciolina sono state le zone interessate. «In alcuni casi – fanno sapere gli organizzatori – sono state rivenute bottigliette di vetro sempre negli stessi posti, evidentemente le numerose segnalazioni non sono servite a nulla (zona campo Delfino)». Il resto del “bottino” ha compreso anche una moto, un gommone, una grossa trave di ferro rivestita di plastica sugli scogli, enormi tubi, biciclette, serbatoio in ferro, diverse batterie di auto, vetro appunto, tanta plastica, tubi in ferro e altri oggetti.

«Un altro importante particolare – segnalano i volontari – è che sono stati rivenuti molti sacchi di ogni tipo di rifiuti proprio dove puntualmente soggiornavano i camper». Una situazione, confermano, che «peggiora di giorno in giorno; eppure in alcune zone basterebbe una telecamera». Per gli interventi di sabato scorso hanno dato la loro collaborazione l’Ente Parco e La Maddalena Ambiente.

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