La Maddalena, via alle assunzioni a Marifari, Mariscuola e al deposito Nato di Santo Stefano
Ecco tutti i profili ricercatiRimpinguare il numero dei dipendenti civili del Ministero Difesa, a La Maddalena, ridottosi drasticamente negli ultimi anni per la raggiunta quiescenza di un numero consistente di essi. A cominciare da Marifari, che ha sede a La Maddalena, che si occupa dell’installazione manutenzione e ammodernamento della segnaletica marittima dell’intera Sardegna. Per tale comando il Ministro della Difesa prevede 9 assunzioni di dipendenti civili. Il grosso però delle assunzioni riguarderà la Scuola Sottufficiali della Marina Militare, per la quale se ne prevedono 11.
Un dipendente civile sarà assunto per il Deposito munizioni Nato dell’isola di Santo Stefano ovvero l’importante rete di gallerie sottoroccia a suo tempo scavate nel granito, ed uno al Circolo Sottufficiali.
I profili saranno i seguenti: assistente per il servizio di vigilanza, assistente tecnico motorista, meccanica e le armi, assistente amministrativo, assistente tecnico nautico, assistente tecnico elettronica, funzionario amministrativo, assistente sanitario, assistente tecnico informatica, assistente tecnico sistemi elettronici, assistente tecnico per l’edilizia, assistente tecnico lavorazioni.
Per quanto riguarda le Scuole Sottufficiali, sottolinea il sindaco, Fabio Lai, che ha dato la notizie delle assunzioni «si potenziano ancora, non solo relativamente al numero dei corsisti e tramite l’allestimento delle aule didattiche per mezzo di simulatori e tecnologia didattica all’avanguardia, ma anche prevedendo nuove assunzioni per il personale civile docente che andrà a sostituire i ruoli che verranno lasciati vacanti dagli imminenti pensionamenti ed altre figure amministrative».
Gongola dunque per queste assunzioni il sindaco che sottolinea «i buoni rapporti con la Marina Militare non sono solo fascia e cerimonie». «Fianco a fianco abbiamo portato a termine numerosi obiettivi che hanno avuto senza ombra di dubbio una ricaduta positiva a favore della nostra Città in termini di immagine, servizi, riqualificazione del territorio e lavoro. Oggi dimostriamo nuovamente, se mai fosse necessario, che la presenza militare ed il rilancio turistico possono convivere tranquillamente. Siamo la generazione del dialogo, quella che seduti intorno ad una tavola rotonda ha preferito proporre progetti e portare a casa risultati per i nostri cittadini».