A La Maddalena s'attende ancora di sapere quale sarà la sorte dell’ex Arsenale della Marina Militare, chiuso e subito dopo smantellato per far posto ai cantieri che avrebbero dovuto ospitare il G8, poi dirottato all’Aquila. 

Simbolo storico di questa struttura, aperta nel 1895 e chiusa definitivamente nel 2008, dopo ben 113 anni di attività, presso la quale hanno lavorato migliaia e migliaia di persone, è stata “Porta Ponente”, il suo grande e principale ingresso. È forte il desiderio di un suo ripristino, da parte del Comitato ex Arsenalotti, che in questi giorni ha consegnato una lettera al sindaco Fabio Lai, chiedendo «il riposizionamento dell’arco con le sue scritte in bronzo “Porta Ponente” che campeggiavano all’ingresso della struttura, che per più anni ha visto transitare e succedersi intere generazioni. Oggi, passare davanti a quella “porta”, della quale non resta che un anonimo muro, riempie di tristezza, perché il pensiero va alle migliaia di operai che al suono della campana vi sono transitati, e dove il coraggioso comandante Carlo Avegno, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, da quella porta si oppose alla prepotenza nazista».

Quella porta varcarono, per l’ultima volta inoltre, diversi militari e civili che perirono nell’Arsenale, durante il bombardamento del 10 Aprile 1943.  

«Il rifacimento della storica Porta Ponente e dell’area attigua – aggiunge Vittorio Porcheddu, del comunicato ex Arsenalotti - eliminerebbe anche il degrado della prospiciente Piazza Faravelli (priva della denominazione)».  L’arco metallico con la scritta “Porta Ponente” si troverebbe attualmente depositato presso il Comando Zona Fari della Marina Militare di La Maddalena.

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