La Maddalena, ex Arsenale militare: via libera alle bonifiche
Dopo anni di intoppi burocratici, approvato il progetto. Todde: «La Sardegna si riprende uno dei luoghi più belli, più feriti e più simbolici»(Archivio-Satta)
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Via libera alle bonifiche nell’ex arsenale militare di La Maddalena.
Oggi, dopo anni di intoppi e ostacoli burocratici, è stato approvato il progetto esecutivo per completare le bonifiche nello specchio acqueo antistante l’ex arsenale.
Alla conferenza dei servizi, istituita nella sede della Regione, oggi hanno partecipato i rappresentanti del Comune di La Maddalena, della Presidenza della Regione, dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente, la Provincia, ARPAS, la ASL, la Capitaneria di Porto, il Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena, e la ditta esecutrice dei lavori.
Fondamentale per il rilancio dell'intervento la composizione bonaria della controversia legale che aveva coinvolto la Regione, il Comune e il Consorzio affidatario dell'appalto.
La Giunta regionale ha affidato alla Direzione generale della Difesa dell'Ambiente, in qualità di stazione appaltante, il compito di ridefinire le attività tecniche e organizzative, individuando nella società regionale Opere e Infrastrutture della Sardegna S.r.l. la struttura incaricata delle funzioni di stazione appaltante per l'intervento.
Il progetto prevede interventi ambientali altamente specializzati, con particolare attenzione alla tutela delle specie faunistiche dell'area marina protetta e del sito Natura 2000. Tra le prescrizioni principali: utilizzo di sabbia priva di elementi antropici; sigillatura dei teli HDPE per garantire impermeabilizzazione totale; limitazione dell'impatto acustico durante i lavori; obbligo di predisporre un piano di monitoraggio ante operam e collaudo, comprensivo di verifiche intermedie e attività di controllo in corso d'opera.
«Dopo anni di attese, ostacoli burocratici e contenziosi, la Sardegna si riprende completamente uno dei suoi luoghi più belli, più feriti e più simbolici, La Maddalena», esulta Alessandra Todde, parlando di un «intervento complesso, che protegge l’ambiente, mette in sicurezza l’area e restituisce dignità a un tratto di costa rimasto ostaggio del passato».
(Unioneonline)