Da Olbia ad Arzachena, la Gallura che vive sotto la minaccia del razionamento dell'acqua dipende in tutto dall'invaso del Liscia.

Un gigante da 104 milioni di metri cubi che oggi ne ha poco meno di 30. E se non arriverà acqua dal cielo in questi mesi d'inverno, il Consorzio di Bonifica non farà i contratti di fornitura con gli agricoltori.

Un'emergenza che ha del paradossale in un territorio dove ogni anno finiscono in mare 200 milioni di metri cubi d'acqua.

"È la portata dei fiumi dell'area di Olbia e Arzachena", dice Marco Marrone, presidente del Consorzio di Bonifica. Uno spreco che l'ente segnala dal 2002 alla Regione e solo adesso, finalmente, i progetti di captazione delle risorse idriche sono stati approvati.

Intanto gli agricoltori guardano con apprensione al futuro, e la preoccupazione, nel territorio della Costa Smeralda, è tanta anche nel comparto turistico. "Le strutture si attrezzano con le riserve, ma non dobbiamo arrivare all'emergenza", dice Paolo Manca, presidente di Federalberghi. "È inaccettabile che manchino servizi primari, così si torna indietro di trent'anni".
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