C'è un indagato per il caso della presunta aggressione verbale al segretario di Federbalneari, Claudio Maurelli. Anzi, per essere precisi, l'inchiesta condotta dalla Procura di Tempio ha imboccato una pista che non è più quella di un accertamento su uno scambio di insulti. Il nome del consigliere comunale di maggioranza, Salvatore Pinna, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura gallurese per il reato di minacce aggravate. Stando al poco che trapela dagli uffici di Tempio, alla base dell'iscrizione c'è un file audio che documenta una conversazione avvenuta tra la presunta vittima delle minacce e il consigliere comunale. La frase che ha dato una svolta decisa alle indagini è questa: «Il sovrapposto è pronto». Parole che la polizia giudiziaria sta valutando, per accertarne in modo incontrovertibile il significato. Il sovrapposto è un fucile così chiamato perché ha le canne, appunto, l'una sopra l'altra. Gli investigatori stanno verificando se il riferimento è a un'arma da fuoco.

File audio in Procura

Il dato rilevante delle indagini è che la Procura sta esaminando dei file audio che, a quanto pare, riportano una telefonata avvenuta tra Pinna e Maurelli. Il consigliere comunale avrebbe minacciato apertamente il segretario di Federbalneari. Stando a indiscrezioni, la Procura avrebbe a disposizione diverse conversazioni registrate e alcune chiamerebbero in causa altre persone, oltre a Salvatore Pinna. La polizia giudiziaria sta raccogliendo informazioni.

L'antefatto

La polemica tra Claudio Maurelli e alcuni consiglieri comunali di maggioranza di Olbia nasce durante il confronto su una tematica molto sentita in Gallura, ossia la proroga delle concessioni balneari, opzione che vede contrario il sindaco di Olbia. Settimo Nizzi, infatti, ritiene che non ci siano alternative all'applicazione delle norme europee, che impongono i bandi pubblici di gara per l'assegnazione delle concessioni demaniali. Federbalneari è di tutt'altra idea. Alla fine di aprile, il Consiglio comunale di Olbia (o meglio la maggioranza di centrodestra) ha sposato la linea del sindaco. Il sindacato Federbalneari, guidato da Claudio Maurelli, successivamente ha attaccato Nizzi e i consiglieri che sostengono il sindaco. Le persone che avevano legittimamente manifestato la loro posizione con il voto in Consiglio, sono state additate sui social come «quelli che hanno detto no alla salvezza di 300 famiglie sarde».

Andrea Busia

© Riproduzione riservata