In tempi di crisi energetica ci può essere chi è più tentato, rispetto agli anni passati, con questi primi freddi di invernali, di cercare legna nell’isola di Caprera – che è Parco Nazionale - per alimentare camini e stufe di casa. «Senza l'apposita autorizzazione dell'Ente Parco, si rischia una sanzione per furto emessa dagli organi di vigilanza», avverte e ricorda l’ente ambientale di via Giulio Cesare.

C’è, da parte del Parco Nazionale, la preoccupazione per la presenza di una malattia che sta colpendo particolarmente i lecci, portandoli alla progressiva essiccazione e alla morte, e si sta cercando di impedirne o quantomeno di limitarne la propagazione. «Ricordiamo che il leccio è affetto da una malattia per cui non può essere toccato al fine di non diffondere la malattia stessa», avverte il Parco.

L'Agenzia Forestas, con la quale è stata stipulata una convenzione per i tagli boschivi di pini e lecci di Caprera, «provvederà a bruciarlo in loco. Tutti gli interessati possono pertanto prendere esclusivamente il Pino tagliato dall'Agenzia Forestas, ma solo dopo aver richiesto l'autorizzazione all'Ente Parco».

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