Le indagini risalgono a 25 anni fa, il primo sequestro delle Fiamme Gialle è del 1998. La lottizzazione abusiva di Terrata 2, realizzata davanti al mare di Golfo Aranci, è stata a lungo al centro di polemiche e di battaglie degli ambientalisti sardi.

Ora il Tribunale di Tempio, in ottemperanza alle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu), ha disposto la revoca della confisca di oltre settanta villette del residence golfarancino e la restituzione degli immobili agli acquirenti.

L'ordinanza, depositata il 28 dicembre, è firmata dal giudice dell'esecuzione, Camilla Tesi. Il provvedimento era atteso da mesi, il Tribunale gallurese non ha fatto altro che prendere atto delle sentenze della Cedu.

La Corte di Strasburgo si è pronunciata sul caso Terrata (insieme ad un'altra vicenda di rilevanza nazionale, il caso di Punta Perotti, l'ecomostro del lungomare di Bari) stabilendo, tra le altre cose, che gli acquirenti degli immobili della lottizzazione abusiva golfarancina non possono essere colpiti da un provvedimento pesantissimo (la confisca) arrivato alla fine di un processo penale al quale non hanno partecipato.

Gli acquirenti delle villette vengono infatti considerati soggetti terzi, dunque estranei alle vicende dei costruttori della lottizzazione.

Per questo le villette (che attualmente fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune di Golfo Aranci) devono essere restituite.

Gli immobili, dopo anni di provvedimenti giudiziari (nel 2014 erano state sgomberate) ora sono in pessime condizioni. Il Tribunale di Tempio ha accolto tutte le richieste del legale dei proprietari, l'avvocato Benedetto Ballero. E adesso non sono escluse azioni legali risarcitorie.
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