Una fucilata ad altezza d'uomo esplosa dalla porta a vetri all'ora di cena da un uomo mascherato. Solo per un caso fortunato la vittima designata, Rino Fideli, non è stata colpita e il proiettile si è conficcato nella parete a pochi metri di distanza.

Ora, a distanza di cinque mesi dal misterioso episodio nelle campagne di Olbia, l'uomo mascherato, secondo gli inquirenti, ha un nome: è quello di Mario Decandia, 85 anni, arrestato ieri mattina dai carabinieri su ordine di custodia cautelare firmato dal gip del Tribunale di Tempio.

Un'indagine portata avanti grazie a diverse testimonianze e a servizi di pedinamento e osservazione effettuati anche in condizioni ambientali difficili a causa della morfologia del territorio.

L'anziano cacciatore inizialmente si era costruito un alibi per spostare l'attenzione degli investigatori su altri soggetti. Alibi che però si è rivelato infondato. L'uomo aveva avuto un diverbio con la vittima il giorno prima del tentato omicidio per dissidi legati al mondo della caccia. Fideli non gli aveva consentito il transito e la caccia nei terreni di sua proprietà. Mario Decandia ora si trova agli arresti domiciliari.
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