Colpo di scena nell’inchiesta sulla morte di Flavio Pellegrino, giardiniere olbiese 61enne ucciso il 31 agosto 2020 da una scarica elettrica mentre stava effettuando lavori di manutenzione nella villa del conte Luigi Donà dalle Rose a Porto Rotondo.

Ha fatto marcia indietro Claudia Manconi, pm di Tempio Pausania che aveva chiesto l’archiviazione delle accuse contro i cinque indagati. Stamani ha ritirato la sua richiesta e proposto al gip Claudio Cozzella di ordinare una nuova perizia sulla villa e sugli impianti, che il gip ha disposto.

La nuova perizia dovrà esaminare non solo l'impianto elettrico, ma anche tutte le autorizzazioni edilizie e che riguardano la sicurezza della villa, della piscina e del locale tecnico dove è morto il giardiniere.

Per quel tragico incidente sono indagati per omicidio colposo: Pierluigi Pisu, titolare dell'impresa "Il pollice verde" che svolgeva i lavori di manutenzione nella villa, il conte Luigi Donà dalle Rose e il figlio Leonardo, i titolari delle due ditte che eseguirono lavori sui collegamenti elettrici e sull'elettropompa, Maximilano Luca Moggi e Fabrizio Manca. 

La perizia dovrà essere depositata entro 60 giorni e poi il pm dovrà riformulare o meno la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 5 indagati. 

(Unioneonline/L)

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