Ieri l’ammissione di aver picchiato la compagna Claudia Chessa, oggi la difesa del suo legale. Alessio Lupo Rivera, dj ventisettenne di Arzachena, è indagato per i reati di minacce e lesioni dopo che, la sera tra mercoledì 22 e giovedì 23, la diciottenne è precipitata dal balcone di una stanza al quarto piano dell’H Hotel a Malta. La vittima sarà ascoltata di nuovo dalla polizia locale.

«Non abbiamo a che fare con un orco, non è il classico uomo violento che picchia la ragazza», ha detto all’agenzia Ansa Egidio Caredda, il legale di Lupo. «Ci troviamo davanti a un contesto diverso, fatto di attacchi di gelosia e di mancanza di reciproco rispetto. E questo lo vediamo dai video che Alessio ha fatto anche quella sera. Aveva usato il suo cellulare per riprendere le liti con la ragazza. Abbiamo un video fatto posizionando il cellulare sul comodino della stanza dell'albergo, in cui si vede e si sente la lite tra i due, e poi si interrompe quando lei si sposta verso la vetrata. I contributi audio e video sono tanti e riguardano anche il passato, perché il mio assistito aveva preso l'abitudine come autotutela di registrare tutte le loro continue liti».

Secondo quanto riferito dal ventisettenne al suo avvocato, Lupo si sarebbe recato giù fuori dall'hotel subito dopo il fatto «trovando la ragazza in piedi e non riversa a terra» e lei stessa gli avrebbe chiesto di restarle vicino. «Alex resta qui con me», gli avrebbe detto lei, che però all'arrivo dell'ambulanza non ha voluto essere accompagnata dal fidanzato. «Alessio però ha scelto di andare lo stesso in ospedale e vi è rimasto fino all'arrivo delle forze dell'ordine maltesi», conclude il legale.

Lupo rischia l'accusa di tentato omicidio. Secondo quanto appreso da fonti giudiziarie, la Procura di Tempio - al lavoro da alcuni giorni insieme con la Squadra mobile della Questura di Sassari - attende indicazioni dalla procura maltese, che potrebbe riscontrare elementi per accusare il ventisettenne di tentato omicidio. Lupo, per il momento, non risulta iscritto nel registro degli indagati della Procura gallurese.

(Unioneonline)

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