Le dichiarazioni di Claudia Chessa sono al vaglio della polizia maltese per nuovi accurati accertamenti, il cui esito è atteso anche dalla Procura di Tempio. La ragazza di Arzachena sostiene di essersi lanciata dalla camera di albergo dove si trovava con Alessio Lupo, durante un violento litigio, perché il fidanzato avrebbe tentato di soffocarla con un cuscino. Se da Malta dovessero arrivare riscontri su questa circostanza nelle prossime ore, non è esclusa una nuova indagine per tentato omicidio.

Anche la Squadra Mobile di Sassari, coordinata da dirigente Michele Mecca, ha iniziato una interlocuzione con le autorità maltesi. Va subito precisato che Alessio Lupo Rivera, difeso a Malta dagli avvocati Joe Giglio e Michaela Giglio, non è indagato per tentato omicidio, né a La Valletta e né tantomeno a Tempio. Ma Claudia Chessa sarà sentita di nuovo proprio sulla circostanza del cuscino e sulle frasi che avrebbe detto Alessio Lupo Rivera, sostiene la ragazza, mentre la picchiava e le impediva di uscire dalla camera bloccando la porta.

Le accuse della vittima contro il fidanzato devono essere provate e riscontrate, la magistratura maltese ha proceduto per ora solo sulle ipotesi di detenzione di droga e lesioni. C’è la massima prudenza degli investigatori: sarà sentita Claudia Chessa, il personale dell’albergo dove è avvenuta la presunta aggressione e acquisiti i filmati dei sistemi di videosorveglianza. Il fidanzato della ragazza di Arzachena respinge tutte le accuse

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