Oltre i confini della Sardegna. La Marriott-Starwood è una realtà doppiamente virtuosa: abbinati alla qualità dei servizi in location da favola, i premi di produttività corrisposti ai dipendenti delle strutture della Costa Smeralda rendono il colosso alberghiero un'isola felice nel panorama nazionale.

Cigil, Cisl e Uil hanno i loro meriti, e ieri hanno voluto illustrare i risultati raggiunti nell'ultimo anno in termini di premi di produttività per i 900 lavoratori, buona parte dei quali sardi e, in specie, galluresi.

"Per il terzo anno consecutivo la Marriott-Starwood ha migliorato le performance sugli indicatori economici, con un incremento di fatturato che consente l'erogazione di un premio di produttività tra i 685 e i 787 euro", spiega Alberto Farina della Cisl Gallura.

"Si tratta di un "una tantum" di cui beneficeranno i dipendenti a tempo indeterminato e gli stagionali sulla base di un accordo raggiunto con i sindacati. La vera vittoria, però, e che, per i tempi che corrono, un accordo coi sindacati raggiunto anni fa continui ad essere rispettato".

Il fatturato di 64 milioni di euro è "aiutato" dal dirottamento di flussi turistici da zone a rischio sicurezza, con un incremento di presenze sul territorio che ha investito, in realtà, tutta la Sardegna. Ma i numeri registrati l'anno scorso dalle strutture della Marriott-Starwood sono davvero eccezionali: più 10 per cento per il Cala di Volpe, 6 per l'Hotel Cervo, addirittura il 17,8 per cento per il Pitrizza.

Piccola flessione al ribasso solo per il Romazzino. Ma la stagione alle porte promette bene. "Si guarda con insistenza ai mercati di India e Azerbaijan", aggiunge a proposito Farina. "Ma, soprattutto, il successo della Marriott-Starwood", sottolinea Giusi Pittalis della Cgil, "è frutto del binomio tra territorio e professionalità dei dipendenti".
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