Il secondo atto della XXI edizione de “La Valigia dell’Attore”, andato in scena nel fine settimana a La Maddalena, tra proiezioni, testimonianze, incontri e pubblicazioni editoriali, per celebrare il trentennale della scomparsa di Gian Maria Volonté, si chiude con un grande successo di pubblico. E una nota dolente: il festival cinematografico dedicato al mestiere dell’attore e intitolato a Volonté potrebbe, infatti, finire qui.

Al termine della tre giorni Giovanna Gravina Volonté e Fabio Canu dell’associazione culturale Quasar organizzatrice dell’evento hanno annunciato la chiusura di un ciclo. Nella speranza che se ne possa aprire un altro. «Lavorare con gli istituti e gli enti pubblici con tempistiche assurde che non permettono di programmare con tranquillità una manifestazione così articolata non è semplice, motivo per il quale abbiamo deciso di prendere una pausa di riflessione e per il momento sospendere l’intera iniziativa».

La notizia ha destato commozione nei tanti presenti che hanno collaborato a costruire una manifestazione unica nel suo genere in Italia, persone comuni e professionisti del settore che hanno sostenuto moralmente e praticamente un’avventura che per vent’anni ha rappresentato una combinazione originale di proiezioni, incontri e momenti formativi, col Premio Volonté e il ValigiaLab che hanno consolidato la crescita culturale nel dialogo continuo tra professionisti, tutor, studenti di recitazione e pubblico.

L’auspicio è che “La Valigia dell’Attore” non finisca qui, e che la pausa di riflessione dell’organizzazione possa evolvere in un nuovo entusiasmante corso.

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