“Una famiglia con due cani al seguito cacciata da una spiaggia super-affollata di Porto Ottiolu. Ma per gli assembramenti di persone nessuno interviene”. 

E’ la segnalazione inviata all’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) da Grazia Scarola, avvocato, presente sulla stessa spiaggia al momento dell’episodio. 

 "In una mattina soleggiata, una famiglia giunge in spiaggia – racconta l’avvocato - e si posiziona a circa 35 metri dalla riva, dove la radura è delimitata da una transenna in corda. Pochi metri più in là i bidoni della raccolta differenziata. La posizione infelice è scelta appositamente, poiché al seguito ci sono i due cani di famiglia ed i proprietari non vogliono dare alcun tipo di fastidio a qualche bagnante non amante degli animali”.

Il racconto prosegue: “Vengono così aperti due ombrelloni per gli "umani" ed una tendina per i cuccioloni. Questi ultimi sono diventati le mascotte della spiaggia in quanto vigilano attenti su ciò che ivi avviene, in silenzio e senza muoversi dalla propria postazione”.

Poi però le cose cambiano: una coppia, infastidita dai cani, contatta i vigili che intervengono per contestare alla famiglia la presenza dei due cani.

"Subito si raduna un capannello di persone che si pongono dalla parte dei cani – prosegue l’avvocato Scarola – in quanto ritengono la contestazione una cosa assolutamente ingiusta. I proprietari si confrontano con gli agenti ma non vogliono sollevare polemiche e quindi la famiglia si divide, alternandosi nel fare compagnia ai cani all'esterno della spiaggia”.

A quel punto, però, viene fatto notare, e proprio dalla coppia che aveva allertato i vigili, che il litorale è pieno di bagnanti e che “contrariamente alle disposizioni nazionali, vi sono palesi assembramenti sulla spiaggia libera”.

"Ma - conclude il legale nella sua segnalazione all’Aidaa – nonostante le rimostranze nulla viene modificato, in una sorta di forzata immobilità. Solo i cani – la conclusione polemica – devono lasciare la spiaggia in quanto capro espiatorio”.

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