Era stata arrestata un anno fa con l'accusa di peculato e falso, per un ammanco di circa 36mila euro dai conti del Comune di Sant'Antonio di Gallura.

Oggi, Anna Piccinnu, 55 anni, dirigente dell'Area contabile e finanziaria del piccolo municipio, è stata condannata a due anni e otto mesi di reclusione.

La sentenza è del gip di Tempio, Alessandro Di Giacomo, i difensori della donna, Angelo e Jacopo Merlini, avevano chiesto il rito abbreviato.

Stando alle contestazioni basate sull'indagine condotta dai Carabinieri di Calangianus, la dirigente comunale avrebbe "gonfiato" le sue buste paga e usato alcuni mandati di pagamento per incassare i soldi.

Il giudice ha condannato Anna Piccinnu, a risarcire il Comune di Sant'Antonio, parte civile nel processo e rappresentato dall'avvocato Fabio Varone.

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