Il personaggio più noto è il consigliere regionale ex Uds oggi Psdaz, Giovanni Satta (rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga) ma nel processo scaturito dall'operazione "Polo Est", appena concluso, c'è tutta la storia di una presunta gang sardo albanese sgominata dalla Dda di Cagliari, una banda che avrebbe portato almeno venti chili di droga (cocaina, eroina e marijuana) in Sardegna.

Il gup di Cagliari ha rinviato a giudizio, oltre a Satta, Simone Canu, Giovanni Battista Pira, Nicola Salvatore Pinna e Gino Mureddu. Questo per quanto riguarda il rito ordinario.

La base operativa della banda, secondo i Carabinieri di Olbia, era la Gallura. Il gup di Cagliari, Lucia Perra, su richiesta del pm Rossana Allieri, ha condannato (processo in abbreviato) i presunti boss dell'organizzazione criminale, Eugert Bici, Elis Pisha, 18 anni di carcere, Cleton Bici (grande accusatore di Giovanni Satta) 12 anni di reclusione, Ornela Bici e Almeta Gazmir, 8 anni di carcere, Hoxa Dashimir (un albanese che ha già collezionato numerose condanne per fatti avvenuti a Olbia e in Gallura) 4 anni e otto mesi di carcere.

Sono stati condannati anche i sardi Alessio Salis, 4 anni e sei mesi di cella e Alessandro Dessolis, 6 anni. Assolti, i coniugi Durim e Silvana Bejko, difesi dal penalista Agostinangelo Marras, l'albanese Ronald Stomina (assistito dall'avvocato Antonello Desini) e il maddalenino Filippo Di Costanzo, per il quale erano stati chiesti 12 anni di carcere.

Di Costanzo era difeso dall'avvocato Angelo Merlini. Considerando anche i patteggiamenti, sono stati inflitti oltre cento anni di carcere. Le richieste del pm della Dda di Cagliari Rossana Allieri, sono state quasi tutte accolte.

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