Non sono certamente ferme nelle loro attività, le associazioni “Giovanni Cesaraccio Pro Natura” e la sezione maddalenina di “Italia Nostra”. E mentre sono in attesa che riapra Centro di Educazione Ambientale (Cea) di Caprera, che il Parco Nazionale ha sottoposto da circa un anno a interventi di efficientamento energetico (la riapertura dovrebbe essere entro il mese di maggio, dove, da anni, lì hanno allestito due musei (al momento chiusi). 

La prima il Museo Geo-mineralogico Naturalistico, e la seconda Il Museo del mare e delle tradizioni marinaresche, nei giorni scorsi hanno ricevuto gli alunni della Primaria degli Istituti Comprensivi di via Carducci e di Moneta.

La mattinata è stata dedicata alla spiegazione sulla formazione delle spiagge  e fossili presenti nell'isola di Caprera (consultando carte geomorfologiche e osservando campioni di sabbie e fossili) come queste si sono formate, quando e di cosa sono composte.

«I ragazzi, molto attenti e bravissimi - informano le due associazioni, per bocca rispettivamente dei presidenti, Tommaso Gamboni e Lucia Spanu - hanno formulato domande pertinenti e molto attente. Hanno preso appunti che abbiamo verificato alla fine della lezione, riscontrando un elevato grado di apprendimento. Con i ragazzi e gli insegnanti abbiamo, ancora in corso, un progetto storico e ambientale che continuerà nel mese di maggio con altre uscite all'isola di Caprera dove andremo ad osservare natura in generale andando a vedere i siti dove sono presenti queste spiagge fossili; inoltre, sempre a maggio, ci dedicheremo alla flora e l'avifauna». L’associazione Cesaraccio organizza anche visite guidate presso la cava di granito e il museo degli scalpellini di Cava Francese.

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