Ha un grande impatto visivo, culturale ed emozionale, l’accedere all’archeologia virtuale, che offre la possibilità di osservare nella loro ricostruzione tridimensionale, i siti archeologici del tempietto di Malchittu e della tomba dei giganti Li Lolghi. Siti archeologici che, grazie alla tecnologia, possono offrire quest’esperienza oltre a quella, sempre importante e valida, di essere visitati fisicamente, così come in effetti fanno migliaia di persone l’anno.

Un lavoro questo, frutto della convenzione stipulata tra il CNR e il Comune di Arzachena, che segue quello già realizzato per il circolo funerario Li Muri e il villaggio nuragico La Prisgiona. La tecnologia offre ora la possibilità di riportare l’osservatore indietro nel tempo, calandolo in quella realtà, in una affascinante esplorazione della vita di quel tempo assai lontano da noi e anche così diverso, quando in quei 4 siti si svolgeva la vita dei nostri lontani antenati. La presentazione del servizio, dal titolo “Arzachena Millenaria”, si è svolta da questa mattina nello Spazio Nexus in via San Pietro.

Ad aprire i lavori è stato il presidente del consiglio comunale, Mario Russu, al quale sono seguiti gli interventi di Augusto Palombini, responsabile del progetto, di Alfonsina Pagano e dell’archeologo Giorgio Lucarini, tutti del CNR. Si tratta di un progetto partito nel 2021, in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell’autonomia amministrativa di Arzachena. Gli studi sono stati elaborati dai tecnici del CNR - Ispc, Centro Nazionale Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale.

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