Sono state 510 le osservazioni ricevute dal Comune di Arzachena riguardo il PUC, approvato tra polemiche, dentro e fuori il Consiglio comunale, in prima versione, lo scorso 9 agosto. A questo erano seguite alcune riunioni pubbliche, a ottobre e novembre nel centro urbano e nei borghi.

E mercoledì 26 marzo, l’Amministrazione comunale ha organizzato un incontro con i professionisti, nell’aula consiliare, per presentare lo stato di avanzamento del Piano Urbanistico comunale e le modifiche apportate al regolamento edilizio a seguito dell’istruttoria delle osservazioni ricevute. Le modifiche, che sono state illustrate dal dirigente del settore Urbanistica ed Edilizia privata, Mario Chiodino, riguardano: integrazioni al regolamento edilizio mediante le definizioni di volume urbanistico computabile e la realizzazione di verande, porticati o piscine, e il ritocco di norme tecniche di attuazione. 

Le modifiche prevedono inoltre la possibilità di realizzazione di residenze nella fascia di mille metri dalla linea di costa al solo imprenditore agricolo, con aumento degli indici di edificabilità per strutture a supporto della conduzione agricola: che sarebbe, secondo l’Amministrazione comunale, un incentivo allo sviluppo rurale attraverso la conversione di edifici esistenti in alberghi rurali, agriturismo o punti di ristoro.

«Il PUC è un documento in divenire, non è blindato e non lo è mai stato», afferma il sindaco, Roberto Ragnedda. «Finché non ci sarà l’approvazione definitiva in Regione continueremo a lavorare, ma sulla base di proposte concrete, ben strutturate, fondate su norme edilizie elaborate da tecnici e inviate all’Ente, piuttosto che su aspirazioni personali irrealizzabili da libro dei sogni».

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