Il processo d’appello per i morti e la devastazione provocati dalla furia del ciclone Cleopatra a Olbia è tutto o quasi da rifare. A perdere la vita sono stati Morgana Giagoni, 2 anni, con la mamma Patrizia Corona, di 42, Francesco Mazzoccu, di 37, e il figlio Enrico, di 4, l'83enne Anna Ragnedda e l'88enne Maria Massa.

Per i fatti contestati sono imputati davanti alla Corte d'appello di Sassari l'allora sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, e i dirigenti del Comune Gabriella Palermo, Antonello Zanda e Giuseppe Budroni, tutti assolti in primo grado dalle accuse di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Oggi la Corte ha rinunciato all'apporto di Alfonso Bellini, il geologo genovese che ha curato una dettagliatissima perizia ma che da dicembre fa i conti con problemi di salute non risolvibili in tempi brevi. L'esperto ha trasmesso un certificato medico dal quale emerge la sua impossibilità a stretto giro a viaggiare o a sostenere un'audizione in videoconferenza.

La scelta era quindi quella di trasferire tutto a Genova (ma si parla di una trentina di persone da spostare ogni volta) oppure nominare un altro perito. E i giudici hanno deciso per questa seconda strada aggiornando il processo al primo febbraio per conferire l’incarico a un nuovo perito.

(Unioneonline/s.s.)

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