Il ciclone Cleopatra “non fu un evento eccezionale e imprevedibile”.

E’ quanto scrive il geologo Alfonso Bellini nella relazione depositata oggi in Corte d’appello a Sassari in merito all’evento atmosferico che il 18 novembre 2013 devastò Olbia causando la morte di sei persone.

A Sassari è in corso il processo di secondo grado che vede imputati per omicidio colposo plurimo e disastro colposo l'allora sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e i dirigenti del Comune Gabriella Palermo, Antonello Zanda, Giuseppe Budroni, tutti assolti in primo grado.

Il perito risponde punto su punto alle domande di giudici, avvocati della difesa e legali di parte civile che rappresentano le famiglie delle vittime.

Mettendo in atto il Piano di emergenza comunale, viene osservato nella perizia, si sarebbe evitata la tragedia.

Evento eccezionale e imprevedibile perché l'arrivo della forte perturbazione era stato annunciato dal giorno prima, con un'allerta meteo diramata domenica 17 novembre, e ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per adottare le minime misure di sicurezza.

La perizia evidenzia numerose falle nella gestione dell’evento che costò la vita a Morgania Giagoni, due anni, e sua madre Patrizia Corona, a Francesco Mazzoccu e il figlio di 4 anni Marco, ad Anna Ragnedda e Maria Massa.

Sembra un punto a favore delle parti civili, ma Giampaolo Murrighile, uno dei legali di parte civile, non canta vittoria: "Prima di esprimere un giudizio completo sulla perizia depositata oggi aspettiamo di conoscere interamente i contenuti, ma in questo momento possiamo esprimere una moderata soddisfazione, se non altro perché finalmente vengono date risposte precise sui tanti quesiti che meritavano chiarimenti".

(Unioneonline/L)

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