Più efficienza e rapidità nei controlli aeroportuali di sicurezza, al Costa Smeralda di Olbia si sperimenta l’utilizzo del drone. Diverse le attività che verranno testate in questa “prima” europea sul campo: nelle tre giornate di test, tra le altre, il controllo della pavimentazione della pista di volo e delle vie di rullaggio, il controllo delle luci ostacolo e degli aiuti visivi alla navigazione mentre in una seconda fase di sperimentazione la macchina verrà testata nell’attività di allontanamento volatili attraverso attraverso i sensori acustici.

Il progetto nasce con la collaborazione del Gruppo ENAV, attraverso la controllata Techno Ski come operatore UAS, e vede il coinvolgimento del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell’Università di Firenze. «Per il futuro abbiamo diverse idee: in una prossima fase sperimenteremo la possibilità che i droni vengano impiegati per altre attività come il trasporto di merci ma anche nel delicato trasporto di organi e di medicinali - specifica Caterina Brigaglia, airport operation manager dell’Aeroporto di Olbia -. Anche questa si inserisce tra le attività svolte dall’aeroporto per abbattere le emissioni di CO2. Il drone infatti si sostituisce all’impiego della macchina con motori termici, operazioni sempre più efficaci, sicure e non inquinanti». Il progetto è stato fortemente voluto dalla Geasar, società di gestione dell’aeroporto olbiese. «Rispetto ad altri impieghi, come la consegna di pacchi o il trasporto di persone, le attività come quelle messe in campo a Olbia dai droni possono sembrare una cosa da addetti ai lavori - ha detto Carlo Lanciotti, responsabile Enav Olbia - Stiamo cercando di mettere in campo delle soluzioni operative nella gestione aeroportuale, e, di concerto con il gestore aeroportuale, nel pieno rispetto dell’efficienza e della sostenibilità ambientale e a beneficio del traffico aereo – ha detto Carlo Lanciotti, responsabile Enav Olbia – Grazie alle operazioni gestite da torre di controllo e dalle partecipate Enav, Technosky e D-flight, cerchiamo di sperimentare e mettere in campo le situazioni più innovative possibili che possano migliorare e sviluppare questa tecnologia per poi portarla nella normalità».

Un drone (foto Montaldo)
Un drone (foto Montaldo)
Un drone (foto Montaldo)

Olbia all’avanguardia nel panorama nazionale ed esempio per gli altri scali è l’auspicio dell’Ad di Geasar, Silvio Pippobello: «Questa sperimentazione ci consente di ottimizzare diversi aspetti cruciali della nostra operatività, rendendo più accurati ed efficaci i controlli sulle infrastrutture di volo attraverso l’utilizzo dei droni, a beneficio della sicurezza aeroportuale, una delle priorità assolute nella nostra attività di gestori aeroportuali – ha dichiarato -. Grazie a questo progetto, inoltre, avremo la possibilità di compiere significativi passi avanti nel nostro percorso di sostenibilità ambientale. Ridurremo le emissioni di CO2 grazie al minor utilizzo di mezzi a motore termico attualmente impiegati per queste operazioni e forniremo il nostro contributo all’innovazione tecnologica del settore».

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