«Oggi il nostro arcivescovo, monsignor Giuseppe Baturi, è stato a Roma dove ha incontrato Papa Leone XIV, a cui ha consegnato una statuina della Madonna di Bonaria. Il Pontefice è stato molto felice e chissà che, come Francesco, non voglia venire nell’Isola a rendere omaggio alla patrona massima della Sardegna». Padre Eugenio Caramia, parroco della Basilica di Bonaria retta dai Mercedari, ha voluto chiudere in bellezza, davanti a fedeli e pellegrini, una mattinata intensa a Cagliari in cui l’iniziativa di un gruppo di volontari, riuniti nell’associazione Cammino di Bonaria, è diventata patrimonio di tutta l’Isola.

La chiave

Da ieri, il Cammino di Bonaria è realtà: si può percorrere da Olbia a Cagliari, 353 chilometri descritti nella guida curata dal presidente dell’associazione, Antonello Menne. La “chiave” è stata consegnata simbolicamente ai sindaci dei circa 48 territori attraversati (in 29 comuni il percorso passa proprio per il centro urbano) e in particolare alla presidente della Regione Alessandra Todde e al primo cittadino di Setzu, Sandro Palla, il paese più piccolo del lungo percorso tra San Simplicio (Olbia) e Bonaria (Cagliari). «E spero che poi la chiave possa passare da un comune all’altro tra quelli che hanno aderito alla nostra iniziativa e possano esporla pian piano un po’ tutti», è stato l’auspicio di Antonello Menne, ideatore insieme a un gruppo di amici dell’iniziativa nata da un pellegrinaggio, fatto nel 2020, in epoca Covid, in cui l’avvocato nuorese partì da Milano per arrivare a piedi a Bonaria, nel solco dei pellegrini medievali che percorrevano la Francigena o il Cammino di Santiago.

Entusiasmo

Fede, ricerca di se stessi, voglia di riflessione, bellezza, immersione nella natura. Sono tanti gli ingredienti che creano interesse intorno al Cammino di Bonaria, costruito dall’associazione, nata a Lula nel 2021, senza contributi pubblici e con il solo lavoro dei volontari, degli amministratori locali e delle comunità che hanno accolto il progetto. Circa cinquecento persone, ieri mattina, si sono date appuntamento tra le colonne della basilica davanti al mare del Golfo degli Angeli per tenere a battesimo il pellegrinaggio dedicato alla patrona massima della Sardegna.

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