La strada ormai è segnata. EurAlluminia ha deciso di fermare lo stabilimento per un anno per affrontare la grave crisi che sta colpendo tutto il comparto industrale. La decisione è stata comunicata nella sede di Confindustria a Cagliari ai sindacati. Immediata la protesta delle sigle confederali: "Non è accettabile e continueremo con il presidio in fabbrica - ha sostenuto il segretario territoriale della Filcem-Cgil, Francesco Carta".

SIT-IN. Il prossimo 10 febbraio i lavoratori dell'Euroallumina di Portovesme, i loro rappresentanti sindacali e i sindaci del territorio si ritroveranno sotto Palazzo Chigi per protestare contro la chiusura per una anno dell'impianto, annunciata oggi dai rappresentanti della Rusal, l'azienda russa titolare dello stabilimento del Sulcis. E' quanto è stato deciso questo pomeriggio dal Comitato di crisi riunito nella sede della Provincia di Carbonis-Iglesias a Carbonia. Tra le varie forme di mobilitazione, nei prossimi giorni, si prevede anche di organizzare lo sciopero generale di tutto il territorio. Intanto prosegue la mobilitazione dei lavoratori (i posti a rischio sono 900) riuniti in assemblea nella fabbrica. Secondo quanto si è appreso, gli operai hanno anche ricevuto la solidarietà del sindaco di Portoscuso che si sarebbe detto disponibile a sostenere un "viaggio diplomatico" in Svizzera, nella sede dell'azionista di minoranza, Glencord, per esaminare un intervento nel pacchetto azionario.                                                                
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