Molti milioni di metri cubi d’acqua negli invasi. È questa la “dote” lasciata in Sardegna dalla tempesta Gabri, che ha regalato all’Isola dati pluviometrici impensabili fino a due giorni fa. Tanto che a Torpè si scarica l’acqua verso il mare, oltre 200 metri cubi al secondo. Nella diga Maccheronis, sul rio Posada, è stata infatti attivata la fase di allarme per laminazione, dopo che il livello dell’acqua ha raggiunto il livello massimo. In osservanza del piano della Protezione Civile, si è proceduto alla chiusura dei varchi di S’Adu e Mesu e Sas Luasa. Attivate anche le sirene d’allarme per chiunque transiti nelle zone vicine al fiume. «Invitiamo tutti i cittadini – si legge nel comunicato del Comune – a essere prudenti e a seguire le indicazioni delle autorità e a mantenere la distanza dalle aree a rischio».

Intanto la Protezione Civile ha fatto il il bilancio di due giorni di allerta meteo nell’Isola: nella notte appena trascorsa, e fino alle 11 di questa mattina, non si sono registrate particolari criticità, «se non alcune cadute di alberi nel centro urbano di Iglesias, al km 83 della Strada Statale 198, nella SS 554 all’altezza della rotonda della zona Margine Rosso di Quartu Sant’Elena, a Burcei oltre alla caduta di un albero anche la caduta di un palo della luce in via Cimitero, si segnala inoltre la caduta di un ramo sulla SS 131, località Scala di Giocca in direzione Cagliari», fanno sapere dalla centrale operativa. 

«Si sono segnalati inoltre due blackout elettrici, uno a Castiadas e uno a Sinnai e la chiusura della Sp Ter Pratobello- Fonni dalle ore 7 (tratto dal Km 5+0,30 al Km 5 +280) per permettere l’ispezione della Diga Govossai da parte di Abbanoa, la presenza di un masso sulla carreggiata della SP 125 km 167, nella SS 389 al Km 33 tratto Alà Buddusò la strada non è percorribile a causa dell’esondazione del fiume, a Oschiri è esondato il rio Rizzolu nella località Madonna di Oti, nella SP 24 al Km 17,3 direzione Alà dei Sardi – Padru presenza di detriti e acqua a causa dell’esondazione di un ruscello, mentre a Loiri Porto San Paolo si registra l’esondazione del Rio Lerno».

La pioggia tanto attesa ha portato anche sviluppi inaspettati. Gli invasi di Olai e Govosai hanno infatti raggiunto i livelli di piena, spingendo i comuni barbaricini a chiedere ad Abbanoa di revocare le restrizioni in vigore dal 27 gennaio. Il gestore del servizio idrico ha annunciato per lunedì un nuovo tavolo tecnico a Nuoro, in Provincia, per rivedere il piano di razionamento. I sindaci dei 17 Comuni interessati sperano in una revisione del provvedimento.

(Unioneonline)

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