Idue hanno manifestato nervosismo alla richiesta degli agenti di mostrare i documenti. Marrocu, in particolare, ha fornito la documentazione che attestava il suo status di semilibero con la prescrizione di non allontanarsi dal comune di residenza: condannato all'ergastolo, l'uomo è ospite della casa mandamentale di Senorbì, dove ha l'obbligo quotidiano di rientro la notte. Gli agenti hanno deciso di approfondire il controllo e addosso a Carta hanno trovato, sotto il giubbotto, una busta di cellophane che conteneva un'altra busta di carta, di quelle usate per il pane, dov'era custodita la droga, com'è stato poi constatato in questura, quando, più tardi, è stato aperto il plico. Marrocu e Carta sono stati arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio e condotti nel carcere cagliaritano di Buoncammino. La Ford Focus è stata sequestrata.

I PRECEDENTI. Nell'aprile del 1982, mentre era rinchiuso nel carcere di massima sicurezza dell'Asinara, Marrocu aveva ucciso, assieme a tre complici, un altro detenuto, Ignazio Basciu, massacrato con 22 coltellate. Nel 1987 l'omicida era stato protagonista della rivolta, capeggiata da Mario Tuti, pluriomicida e terrorista di estrema destra, scoppiata nel carcere di Porto Azzurro, probabilmente per coprire un tentativo di evasione. Per quasi una settimana i detenuti tennero in ostaggio il direttore dell'istituto e altre sette persone.
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