Il primo incontro tra tutti i procuratori della Sardegna è stato fatto, i vertici della magistratura requirente dell'Isola hanno preso in considerazione, tutti, l'esposto denuncia (per l'ipotesi di disastro ambientale) sulla imponente campagna di attivazione e realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici sul territorio sardo.

L'iniziativa del Comitato scientifico Insularità in Costituzione incassa il primo risultato. I magistrati, stando a quanto trapela dalle procure, si sono confrontati con una prima videoconferenza alla quale ne seguiranno presto delle altre.

I capi dei pm sardi avrebbero raggiunto un primo accordo su questioni di metodo, inutile procedere con attività diverse, il tema del presunto danno irreversibile è unico e richiede un approccio omogeneo. Quindi fascicoli distinti, ovviamente, per competenza territoriale, ma con unico metodo di lavoro.

Questo non significa che l'esposto del Comitato scientifico insularità in Costituzione porterà sicuramente a delle contestazioni e alla iscrizione di persone nel registro degli indagati, ma di certo non è destinato ad una archiviazione "prematura". Un risultato importante per il Comitato coordinato da Maria Antonietta Mongiu, assistito, legalmente, dall'avvocata Rita Dedola. 

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