Migliaia di persone, aumentate in un crescendo continuo durante tutta la serata, hanno accompagnato È-vento di Saccargia, la kermesse contro l’invasione energetica dell’Isola. La basilica di Codrongianos è tra i luoghi simbolo della protesta e a tarda sera è ancora piena di manifestanti, che ascoltano la musica di artisti sardi.
«Qui stanno compromettendo i nostri monumenti archeologici», dice Giovanni Cossu di Uta. «Non possiamo tollerare che questo passato, di cui siamo figli, ci venga strappato. Per questo intendiamo lottare. Intendiamo lottare con la scienza, intendiamo lottare col nostro impegno, intendiamo lottare facendoci sentire in tutta Italia, se occorre».
Ma subito Luigi Pisci, a nome dei comitati contro l’eolico, che hanno organizzato l’evento, ha messo in chiaro: «Si faccia in modo tutti, dalle istituzioni a tutti noi, che la rabbia non prenda il sopravvento sulla democrazia. Qui ci stanno rubando la terra: state attenti a non trasformare Saccargia ed eventi come questo in un enorme problema di ordine pubblico», ha detto Pisci. «Ci sarà un prima e un dopo questa grande manifestazione. Bisogna essere uniti, cercare un dialogo con le istituzioni. Sulla Sardegna ci sono richieste per 56 Gw quando le nostre esigenze al massimo arrivano a 2.5. Non abbiamo saputo tutelare il territorio in funzione delle sue bellezze e del suo patrimonio. Questo perché la classe politica non conosce il territorio. Vogliamo la norma urbanistica per vietare questo scempio nella nostra Sardegna».

Tra il pubblico c’è chi bussa alle porte della Regione: «Presidente Todde, lei ha il dovere di difendere la Sardegna e di mettere in discussione il tetto energetico, altrimenti non si risolve niente», dice Gianni Orrù, attivista di Uta. «Non è che si risolve la situazione dicendo abbiamo individuato le aree: ma quali aree la Regione vuole individuare se si sta devastando tutta la Sardegna? Questa energia non serve ai sardi, non si può trasportare fuori dalla Sardegna. E allora presidente, a che gioco stiamo giocando?». È-vento di Saccargia è stata anche l’occasione per ascoltare la musica di diverse band sarde.

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