Cresce il consumo di cocaina, si intensifica la produzione della marijuana, si diffonde l'uso dell'hascisc, resiste l'eroina. Il territorio sardo è un mercato «in forte crescita» da centinaia di milioni di euro e «un fenomeno preoccupante fonte di una ricchezza spaventosa», la sintesi di investigatori e inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. Con una certezza: «La Sardegna è un punto di approdo, non di smistamento>. Gli spacciatori sardi sono «ormai inseriti nei traffici di alto livello». La Costa Smeralda è un bacino importante, ma «anche Cagliari e Sassari» sono all'apice del consumo. C'è chi coltiva, chi taglia, chi prende contatti con livelli superiori, chi vende. A ogni livello corrispondono responsabilità e introiti. Funziona così in tutto il mondo. La Sardegna non fa eccezione.
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