Lo sciopero della fame e della sete di Doddore Meloni rischia di avere conseguenze gravi per la sua salute. L'indipendentista, in carcere dal 28 aprile scorso per scontare alcune condanne diventate definitive, è in condizioni di salute sempre più precarie, e l'avvocato Cristina Puddu chiede che venga disposto il ricovero urgente in ospedale.

"Il suo stato di salute è peggiorato dopo la trasferta di Brescia, dove nei giorni scorsi è stato accompagnato per comparire davanti ai giudici per un altro processo. Al rientro Meloni è stato colpito da una crisi respiratoria", spiega il legale che sottolinea come il medico del carcere di Massama "non abbia voluto autorizzare nemmeno l’utilizzo della sedia a rotelle per gli spostamenti all’interno della struttura".

Uso autorizzato in seguito, solo dopo varie richieste. "La situazione di trascuratezza e di rischio in cui viene lasciato Meloni è gravissima, – va avanti la Puddu – si sta sottovalutando pericolosamente il rischio per la vita del detenuto, anche in considerazione dell’età di 74 anni, e delle conseguenze irreparabili che comporta per l’organismo la privazione di alimenti e liquidi".

L’avvocato sollecita l’intervento della direzione dell’amministrazione carceraria perché disponga il ricovero urgente di Meloni al San Martino. Chiede inoltre all’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, di trovare una soluzione.
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