Più risorse sulla sanità nella manovra approvata dal Cdm. «Direi che lo sforzo c'è stato, il problema è sentito dal Governo, ma la Sardegna si paga da sé il sistema sanitario, perciò dall'incremento del fondo sanitario non ci arriverà molto». Queste le parole dell’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, a commento del provvedimento economico varato dal Consiglio dei ministri.  

Il collega al Bilancio Giuseppe Fasolino, segnala addirittura che «se poi fossimo obbligati a coprire quell'aumento con risorse regionali, questo sarebbe un problema».

Doria ricorda la battaglia trasversale e bipartisan portata avanti con le altre Regioni nelle commissioni: «Abbiamo ribadito in tutti gli incontri, anche con il ministro Schillaci, che il sistema sanitario nazionale è sottofinanziato ed è uno dei motivi principali della fuga del personale dal sistema pubblico».

I problemi conseguenti sono sotto gli occhi di tutti: carenze negli organici, che si riverberano  in liste di attesa che si allungano, pronto soccorso in tilt, altissima pressione per chi lavora. E in un settore cruciale  che rischia il collasso. 

Suggerimenti su questo punto potranno arrivare durante l'esame parlamentare del testo: «Si potrebbe lavorare sulle proposte già avanzate per detassare gli emolumenti del personale, agendo su alcune indennità e prestazioni aggiuntive», spiega l'assessore Doria, ricordando come nell'ultimo collegato alla finanziaria regionale siano stati stanziati dalla Giunta «sei milioni di euro per le discipline carenti nei presidi ospedalieri disagiati, per favorire i medici a ricoprire gli incarichi».

(Unioneonline/E.Fr.)

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