Dopo che per un mese i nuovi casi di coronavirus in Sardegna hanno registrato nuovi aumenti, ora la curva dei contagi sembra appiattirsi. A dirlo sono i dati della Fondazione Gimbe secondo i quali tra il 26 gennaio e l'1 febbraio c’è stata una performance in lieve miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (1.424 rispetto ai 1.425 dell'ultima rilevazione) ma con una diminuzione più marcata dei nuovi contagi (-22,4%) rispetto alla settimana precedente.

L’area più critica continua ad essere la zona centrale dell’Isola, con il Nuorese che conta 1.067 casi per 100mila abitanti, mentre a Oristano c’è un dimezzamento (da oltre mille a 579 per 100mila abitanti). Seguono Cagliari con 379, Sassari con 341 e la provincia del Sud Sardegna con 328.

Ancora sopra la soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica (23,8%) e in terapia intensiva (15,7%) e per la settimana prossima la Sardegna resterà in zona gialla.

VACCINI - Dopo il riallineamento dei dati comunicato nei giorni scorsi, anche la Fondazione Gimbe certifica che la popolazione sarda che ha completato il ciclo vaccinale è pari all’81,8% (quasi due punti percentuali sopra la media italiana che si ferma all'80,9%). Sono 1.309.023 i cittadini che hanno ricevuto due dosi a cui aggiungere un ulteriore 3,6% (media Italia 3,9%) solo con prima dose. E si viaggia ormai su una media di quasi 15mila dosi giornaliere, tra le quali oltre mille sono prime dosi e circa 12mila sono booster.

Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è arrivato al 78,2% (media italiana 79,6%).

Infine, per quanto riguarda le dosi pediatriche, la percentuale dei bambini tra i 5 e gli 11 che hanno completato il ciclo vaccinale è pari al 15,3% (media Italia 14,5%) a cui aggiungere un ulteriore 20,6% (media Italia 18,2%) solo con prima dose: rispettivamente 13.713 e 31.015 su una platea di 83.872.

(Unioneonline/s.s.)

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