Mentre la Sardegna viene dichiarata a rischio moderato nell'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità e continua a superare la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, in alcuni comuni dell'Isola il virus fa paura.

Se a Fluminimaggiore la zona rossa è prorogata sino a mercoledì 15 dicembre, ad Allai, nell'Oristanese, il sindaco Antonio Pili, con un'ordinanza, ha imposto l'utilizzo obbligatorio di mascherine anche all'aperto, il divieto di assembramento di persone al chiuso e all'aperto e ha deciso di potenziare i controlli sul rispetto dell'obbligo di green pass.

Interrotto anche il servizio di trasporto pubblico scolastico comunale nella tratta Allai-Samugheo fino all'esecuzione di uno screening programmato per il 14 dicembre.

Massima attenzione anche a Villaputzu dove, a seguito dello screening con tampone molecolare, il numero dei casi positivi rilevati, sommato ai casi accertati nelle giornate precedenti, è al momento di 65, molti dei quali (40) riferibili alla fascia d'età scolare e più in generale al mondo della scuola. In questa situazione il sindaco Sandro Porcu ha disposto lo stop fino all'11 dicembre delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale.

Infine a Bosa rimane di 24 il numero delle persone positive. "Sono in corso in questi giorni verifiche, attraverso tamponi molecolari, di alcune situazioni familiari dove si sono manifestate positività attraverso l'uso di tamponi antigenici", fa sapere il sindaco Piero Franco Casula.

Sempre a Bosa resta “confermata per sabato prossimo 11 dicembre, dalle 9 alle 16 – prosegue il primo cittadino – la seconda giornata nel Punto Vaccinale, aperto per tutti i residenti di Bosa e Planargia”.

L’invito per i cittadini che si recheranno all’hub è ad “avere più pazienza, evitando situazioni a rischio, e a facilitare il lavoro degli addetti all'accoglienza e assistenza, che sono i volontari della Croce Rossa e dei Barracelli". 

(Unioneonline/v.l.)

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