Colpo di scena: l'idea della "metropolitana sottomarina" tra Corsica e Sardegna è tutt'altro che tramontata.

Il progetto, rimasto escluso dall'elenco dei vincitori del "challenge" internazionale indetto da Hyperloop One, ha infatti trovato un "piano B".

A confermarlo è la Femu Qui, azienda, con sede a Bastia, che ha curato la progettazione della tratta partecipando alla "sfida" lanciata dal colosso del magnate Elon Musk.

"La società - spiega a L'Unione Sarda il responsabile per le relazioni internazionali Jacques Mattei - non intende rinunciare. Al momento stiamo discutendo con Hyperloop One per capire se ci siano comunque le condizioni per proseguire il percorso".

Mattei, inoltre, sottolinea il fatto che "dei 10 progetti vincitori, uno è messicano e 9 sono di matrice anglosassone. Nessuno, dunque, si trova nel territorio dell'Unione Europea, visto che la Gran Bretagna ha scelto la Brexit".

La strategia, dunque, è provare a unire le forze nel Vecchio continente.

"Il nostro team si sta già movendo proprio per rafforzare la sinergia con le altre squadre di progettazione europee arrivate in finale che non hanno visto i loro sforzi premiati".

L'obiettivo? "Lavorare insieme per creare una piattaforma di progettazione comune che possa portare avanti le tratte ipotizzate in Europa, in collaborazione con Hyperloop One. Questo perché siamo convinti che Hyperloop One non possa fare a meno di una tale forza all'interno del territorio dell'Ue".

Nei prossimi mesi, conclude Mattei, "lavoreremo con il governo corso e con quello sardo, per rafforzare le nostre relazioni istituzionali. Sempre in quest'ottica, apriremo un tavolo di confronto anche con i ministeri dei Trasporti italiani e francesi". Il progetto, insomma, resta in piedi. "La speranza è di poter avere già entro fine ottobre maggiori certezze su tempistiche e modalità per portare avanti un progetto in cui crediamo fortemente".

Luigi Barnaba Frigoli

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