«Mentre la Regione continua a ragionare sul nuovo modello di continuità territoriale, escludendo però dal dibattito organizzazioni sindacali e società di gestione aeroportuali, i limiti di quello attuale sono riscontrabili ogni giorno e concorrono ad aumentare i tanti disservizi che sardi e turisti devono affrontare quotidianamente». Lo scrivono William Zonca ed Elisabetta Manca, segretario generale e segretaria regionale della Uiltrasporti Sardegna, sottolineando inoltre che «se è vero che è assolutamente necessario studiare un nuovo modello di continuità, strutturato sulle reali necessità dell’Isola, con una maggiore frequenza dei voli e un tetto alla tariffa per i non residenti, sarebbe auspicabile che la Regione applicasse un maggiore controllo verso i vettori che fino ad ottobre 2024 saranno detentori del servizio in vigore».

Il sindacato ricorda che tra qualche mese la quasi totalità dei voli in regime di continuità in partenza dagli aeroporti di Olbia e Alghero verrà operata da un vettore «che ad oggi ancora non trasporta barellati, ossigenoterapia, radiogeni e animali in stiva, come recentemente denunciato da una passeggera impossibilitata a raggiungere Olbia con il proprio animale superiore ai 10 chili. Tutti servizi da sempre garantiti da chi negli anni si è aggiudicato i bandi di continuità territoriale e che la Regione ha giustamente preteso anche da chi, perché vettore low cost, inizialmente non li erogava ma che in brevissimo tempo si è attivato per poterlo fare».

La richiesta di Uiltrasporti è insomma che ci siano «la stessa fermezza e lo stesso rispetto di quanto previsto dal bando verso tutti i vettori e non solo alcuni. A questo aggiungiamo il fatto che, a partire dal prossimo ottobre, per chi parte dal Nord Sardegna sarà impossibile prenotare un volo in connessione e sarà costretto a comprare due distinti biglietti con un conseguente aumento di costi e di tempo per raggiungere la destinazione finale. Stessa cosa, ovviamente, per chi dovrà raggiungere il Nord Sardegna da città diverse da Roma e Milano».

Per Zonca e Manca è dunque «assolutamente necessario intervenire fin da ora affinché tutti i servizi propri della continuità territoriale siano erogati e perché si escluda l’isolamento di un’intera parte dell’Isola con conseguenti cali di passeggeri che inevitabilmente avranno ricadute sul sistema aeroportuale del Nord Sardegna».

(Unioneonline/s.s.)

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