In piena estate, a due mesi dalla generale riapertura, in Sardegna si comincia a rispolverare l'organizzazione dei tempi più duri della pandemia.

I contagi sono in crescita: due giorni fa 403 nuovi casi, ieri 413. L’indice di positività vola oltre l'11% e purtroppo il numero dei morti da inizio pandemia raggiunge i 1.500. Gli effetti cominciano a farsi sentire anche in ospedale dove i pazienti Covid sono quasi tutti non vaccinati.

Il pronto soccorso del Santissima Trinità di Cagliari potrebbe ritornare ad assistere solo pazienti Covid e sospetti positivi, di modo che tutti gli altri vengano dirottati ai triage del Brotzu e del policlinico. Potrebbe riaprire presto anche la terapia intensiva Covid, otto posti letto che dovrebbero aggiungersi ai dodici del Binaghi dove fino a ieri quelli occupati erano undici.

Se n'è parlato ieri a Cagliari durante un incontro fra il commissario dell'Ats Massimo Temussi e i vertici del Brotzu e dell'azienda ospedaliero-universitaria.  

“QUARTA ONDATA” – La Sardegna “è di fatto entrata nella quarta ondata, come tutta l'Italia”, certifica la Fondazione Gimbe. La variante Delta sta prendendo il sopravvento, “complice il fatto che è molto più contagiosa”, specifica l'epidemiologo Giovanni Sotgiu.

E nella mappa europea la Sardegna in 15 giorni passa dalla zona verde a quella rossa insieme alla Sicilia. La maggior parte dell'Italia vira in giallo, restano verdi solo Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata al Sud, e Valle d'Aosta e Piemonte al Nord.

(Unioneonline)

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