"La situazione delle aziende agricole sta peggiorando giorno dopo giorno a causa del perdurare delle condizioni climatiche che stanno ritardando notevolmente le precipitazioni. Se la situazione dovesse durare ancora a lungo sarà necessario un intervento della Regione". Lo afferma il presidente di Confagricoltura Sardegna, Luca Sanna, che si dice fortemente preoccupato per la siccità che sta colpendo l'isola.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE - "Secondo i dati dell'Arpas - osserva Sanna - a settembre le medie mensili delle temperature minime risultano inferiori ai 10 C in tutte le aree di montagna mentre arrivano sino a circa 20 C nelle zone costiere e nell'area di Cagliari, mentre le precipitazioni risultano notevolmente inferiori, e in modo preoccupante, alle medie degli ultimi anni". I dati pubblicati dall'Arpas evidenziano infatti che "le precipitazioni di settembre hanno interessato la Sardegna in misura modesta. I cumulati di precipitazione sono stati superiori ai 10 mm solo sulla Sardegna orientale, sul Sulcis-Iglesiente e in qualche zona di montagna. Si tratta di valori decisamente modesti per il mese di settembre. Il grosso delle piogge è caduto nel corso della terza decade, mentre le piogge delle prime due decadi sono state quasi nulle. Anche il numero di giorni piovosi, compresi tra 1 e 4, risulta decisamente al di sotto della corrispondente media climatica trentennale".

"Mentre nelle aziende le pecore iniziano a figliare e diventa sempre più necessaria l'alimentazione ricca di liquidi per consentire una corretta crescita degli agnelli i terreni sono sempre più difficili da arare, gli allevatori sono costretti, a novembre, a ricorrere all'irrigazione con conseguente aumento dei costi di gestione e riduzione dei guadagni. Se la situazione dovesse persistere, e le previsioni meteo non sono favorevoli - conclude Sanna - chiederemo all'Assessore dell'Agricoltura misure urgenti per le campagne".
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