Amarezza e disorientamento. Sono i sentimenti che sta vivendo monsignor Corrado Melis, vescovo di Ozieri, dopo la condanna del cardinale Angelo Becciu: «Sento con immensa sofferenza di non essere solo», scrive in una lettera aperta, «Percepisco la vostra fatica, i vostri interrogativi e il groviglio di sentimenti che abitano il vostro cuori. Vi posso confessare che non sono molto distanti dai miei».

Così Melis prosegue spiegando le sue sensazioni: «Mi ritrovo ad essere padre ma senza un tozzo di pane da portare a casa. Mi chiedo cosa è stato, cosa siamo e cosa saremo. Convivono in queste ore la consapevolezza di sentirmi amato dalla Chiesa e il frastuono di tante domande sguaiate che cercano pace. Se non altro per avere una risposta da dare o un cammino da affrontare assieme».

Poi il vescovo prosegue: «Sono veramente in difficoltà e con estrema umiltà mi metto a nudo confessandovi: non capisco. Potrei aggiustarmi con frasi di circostanza o schemi di retorica ecclesiastica ben consolidati come: è l’ora delle tenebre, la fede porterà conforto, prima o poi ritornerà il sereno. Potrei anche esibire la parola di Dio. Ma, credetemi, sono proprio esterrefatto e ammutolito da una tale durezza». 

(Unioneonline)

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