Analisi dei dispositivi informatici sequestrati, ma anche intercettazioni,  analisi  sulle movimentazioni bancarie e sul contenuto di alcune chat: sono alcuni degli elementi dell’indagine “Easy License” condotta  dal Nucleo Speciale di Intervento  del corpo delle Capitenerie di Porto, con la collaborazione e il supporto della Guardia Costiera di Cagliari e Olbia, sotto la direzione della Procura di Cagliari, che ha fatto emergere un vasto giro di corruzione per il rilascio di patenti nautiche in Sardegna: gli attestati venivano rilasciati senza che chi li acquisiva avesse mai sostenuto l’esame e, in certi casi, neanche le visite mediche. 

Nel complesso sabato mattina sono state eseguiti un provvedimento di custodia cautelare in carcere, cinque misure cautelari degli arresti domiciliari e cinque misure cautelari dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia Giudiziaria (QUI TUTTI I NOMI di arrestati e indagati). 

Dalle indagini, partite un anno e mezzo fa da accertamenti svolti dalla Guardia costiera di Carloforte, è emerso che la patente nautica veniva consegnata ai presunti corruttori, dopo il versamento di una somma in denaro: i pagamenti avvenivano attraverso  contanti, versamenti nell’Iban bancario, versamenti in alcuni conti poste pay o attraverso bollettini postali per finanziamenti personali.

Secondo l’ipotesi formulata sulla base delle indagini è emerso che un militare di Carloforte (il vicecomandante Pierpaolo Spagnolo, 57 anni) – su  cui gli stessi colleghi della Guardia Costiera hanno avviato le indagini – avrebbe abusato della propria funzione e in particolare avrebbe chiesto in cambio somme di denaro o altre utilità consistenti in beni e fornitura di servizi vari.

Sono stati quindi ipotizzati reati quali la corruzione propria, tramite atti integranti violazione dei doveri d’ufficio; il falso ideologico in atto pubblico, in relazione al rilascio di patenti in favore di soggetti che non avrebbero avuto titolo per ottenerle. 

Sono state già sequestrate  circa cinquanta patenti nautiche, nella maggior parte dei casi consegnate spontaneamente dagli indagati.

(Unioneonline)

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