L'aeroporto è il Leonardo Da Vinci di Roma, sullo sfondo si distingue il tabellone luminoso che aggiorna i passeggeri sull'orario dei voli in partenza. Ma non ci pensa nessuno, perché il Coro di Milis ha capito come ingannare il tempo.

Tutti in piedi tra i seggiolini della sala d'attesa, le note sono quelle di "Nanneddu meu", l'iconico pezzo diventato in qualche modo un simbolo della Sardegna.

I cantanti si trovavano a Fiumicino, di rientro da un concerto nel Vaticano. L'esibizione improvvisata ha conquistato tanti curiosi, che hanno accerchiato il Coro per assistere da vicino o per immortalare il momento col proprio cellulare.

(Unioneonline/L.Ne.)

© Riproduzione riservata