L'ex responsabile territoriale della Lega nazionale per la difesa del cane, Bruno Mei Tomasi, 60 anni, di Carbonia è sotto processo con l'accusa di appropriazione indebita di centoquarantamila euro: erano i soldi destinati al canile e all'acquisto di attrezzature (computer, fax, telefoni cellulari) che sarebbero dovuti servire a gestire l'impianto di 'Sa Terredda' a Carbonia. Secondo la magistratura Mei Tomasi avrebbe tenuto per sè soldi e attrezzature: nel 2004, come presidente della sezione locale della Lega difesa del cane (costituitasi parte civile) avrebbe a più riprese stornato dai conti dell'associazione un'ingente somma di denaro che enti pubblici e donazioni private periodicamente concedevano per mandare avanti il canile intercomunale di Carbonia. Un impianto che si è spesso trovato in crisi per la gran quantità di cani che ha dovuto ospitare e per l'esiguità delle risorse economiche a disposizione. La vicenda sarebbe emersa cinque anni fa, durante il passaggio di consegne fra la vecchia e la nuova dirigenza locale sia della Lega, sia del canile.
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