Il conto è fatto “a occhiometro”, ma l’assessore regionale al Turismo bolla come «un successo» il Capodanno nei principali centri della Sardegna, con i concerti (in parte) finanziati dalla Regione. 

Dai suoi uffici sono stati stanziati «2.250.000 euro (in parte a valere su fondi statali del Funt e sulla rimodulazione di fondi non spesi per i grandi eventi, quali Sant’Efisio, che sarebbero andati persi nell’avanzo), circa il 45% del costo complessivo degli eventi tenuti fra il 23 dicembre ed il 1º gennaio». 

Ma che giro di affari è stato creato? Si stimano 150.000 presenze complessive. «Se di media (fatta fra coloro che sono stati in albergo, hanno consumato più pasti, hanno utilizzato mezzi di trasporto, ecc. e coloro che hanno fatto soltanto qualche consumazione al bar o acquistato una pizzetta) ciascuno avesse speso 100 euro», calcola Cuccureddu, «il giro di affari sarebbe di 15 milioni. Considerando che i 9/10 dell’Iva ed i 7/10 dell’Irpef vanno alla Regione», sottolinea, «l’evento ha ripagato abbondantemente l’investimento finanziario regionale (che è appunto un investimento e non un contributo), ma che comunque serve a dare ossigeno alle imprese turistiche, artigianali e commerciali, che vanno in sofferenza nel periodo invernale». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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