Tragedia di Cala Fighera, accertamenti sui telefoni della coppia
È stato recuperato solo quello di Paolo Durzu, il fidanzato al momento disperso, non quello di Manola MasciaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Accertamenti sui telefoni di Manola Mascia, la ventinovenne trovata morta nella tarda mattinata di ieri a Cala Fighera, e del fidanzato Paolo Durzu, trentatreenne del quale si sono perse le tracce da martedì. Saranno eseguiti a breve: il telefono della vittima al momento non è stato ritrovato, mentre quello del giovane disperso è stato recuperato – assieme al portafogli con i documenti – all’interno di un borsello.
La squadra mobile, coordinata da Davide Carboni, sta lavorando per ricostruire la vicenda e gli spostamenti negli ultimi giorni della coppia. Si cerca di capire come i due abbiano raggiunto quel punto della scogliera: Paolo Durzu non ha un'auto o uno scooter, i due potrebbero essere arrivati in zona col bus e poi a piedi.
Dalle prime ore del mattino a Cala Fighera sono riprese le ricerche di Paolo Durzu, per ora senza esito. Le condizioni del mare hanno reso difficile il lavoro della Capitaneria di porto e dei vigili del fuoco e i droni non si sono potuti alzare in volo a causa del vento. Il medico legale Roberto Demontis, nelle prossime ore, eseguirà una tac sul corpo della ventinovenne per verificare la presenza di altri traumi oltre quello già accertato alla testa, riconducibile alla caduta dall'alto.
A Cala Fighera, questa mattina, sono arrivati i parenti di Manola Mascia e del compagno. La notizia del ritrovamento della cinghia di un portaoggetti e di un cappotto nero, che potrebbero appartenere alla ragazza, ha portato a dei momenti di tensione tra le due famiglie.
(Unioneonline/r.sp.)