Sono stati i dati sull’inquinamento e la sicurezza stradale a fare discutere la 14esima tappa della “Clean Cities Campaign”, progetto sostenuto da Legambiente e oggi a Cagliari, con la presentazione dello “Stress Test Mobilità” del capoluogo sardo.

La campagna Clean Cities, portata in avanti da un gruppo europeo di associazioni, mira a incoraggiare e sostenere la transizione delle città verso una mobilità a emissioni zero entro il prossimo decennio. Una mobilità attiva, condivisa ed elettrica che miri ad un futuro urbano più vivibile e sostenibile, e alla garanzia di una migliore salute pubblica.

La presentazione dei dati è avvenuta in una conferenza stampa online cui hanno partecipato Simone Nuglio, responsabile Clean Cities Campaign Legambiente, Annalisa Colombu, presidente Legambiente Sardegna, Alessio Mereu, assessore alle politiche per la Mobilità e Servizi tecnologici del Comune di Cagliari e Riccardo Pintor, responsabile mobilità Legambiente Sardegna.

MOTORIZZAZIONE – Il tasso di motorizzazione, secondo i dati presentati, è in città ancora molto alto, anche a causa dei bonus per le auto nuove elargiti dallo stato persino per auto diesel e benzina (unico caso in Europa). Entro il 2030 Cagliari, secondo Legambiente, dovrebbe inoltre intervenire in maniera decisa per ridurre gli incidenti, e in particolare “più che dimezzare i morti in strada”, investendo in sicurezza, riducendo la velocità e ridisegnando le strade più pericolose.

LE CENTRALINE – Fortemente critico l'inquinamento atmosferico nelle centraline che misurano l'inquinamento urbano (quindi soprattutto traffico e riscaldamento) alla luce dei nuovi valori limite OMS (e prossimamente anche europei). Il PM10, secondo Legambiente, dovrà essere ridotto del 46% entro il 2030, ma soprattutto il PM 2,5 del 67% e gli ossidi d'azoto (NO2) del 50%. L'inquinante NO2 è strettamente correlato alle emissioni da motori diesel.

"Cagliari presenta ancora una mobilità incentrata sulle automobili. Il cambiamento climatico, gli effetti dell'inquinamento e del traffico sulla salute e sulla sicurezza delle strade richiedono una accelerazione verso una mobilità a zero emissioni entro il 2030 - dichiara Annalisa Colombu, presidente regionale di Legambiente -. Il Comune di Cagliari di recente ha approvato il PUC preliminare, ma è necessario rivedere e integrare il PUMS e coordinarlo con il nuovo PUC. Fin da subito è necessario intervenire in maniera decisa per ridurre gli incidenti, moderando la velocità e ridisegnando le strade più pericolose, estendere le 'zone 30' nei quartieri e nelle strade in cui sono presenti scuole e parchi. Occorre potenziare la rete ciclabile e favorire l'uso delle biciclette nella vita quotidiana e la pedonalità”.

“PROBLEMA COMPLESSO” – L'inquinamento atmosferico a Cagliari è "un problema complesso – prosegue Colombu – che dipende da molteplici fattori come il traffico, il riscaldamento domestico, la presenza del porto, le attività produttive. Molti progetti sono in sviluppo, come quelli che interesseranno lo spostamento del traffico che oggi attraversa la città e l'elettrificazione del porto; altri sono in fase di attuazione, come l'elettrificazione dell'intera flotta del trasporto pubblico locale. La mobilità a Cagliari continua ad essere fortemente influenzata dal pendolarismo e dal contesto regionale di riferimento, per questo diventa urgente il potenziamento e la razionalizzazione dei trasporti extraurbani da e per Cagliari e la realizzazione dei parcheggi di scambio all'ingresso della città ".

SERVIZI PUBBLICI – Discreta, secondo i dati, l'offerta di trasporto rapido di massa per la grande città di Cagliari, due le stazioni in città, più quella che serve l'aeroporto, lungo la linea per Oristano. “Interessanti” le due linee della MetroCagliari, linea tranviaria che attraversa la città da sud a nord sino a raggiungere Settimo San Pietro, con 9 convogli di 10 anni d'età.

“FARE MEGLIO E DI PIÙ” – Secondo Legambiente si deve però “fare meglio e di più nello sviluppo di piste e percorsi ciclabili, l'obiettivo di 80 km di piste e percorsi cittadini non è elevato, anche se fosse limitato ai soli confini comunali”. 

Poche le strade a velocità calmierate, al di fuori del centro storico. La moderazione della velocità “è misura indispensabile non solo per incentivare la mobilità ciclopedonale, ma anche e soprattutto per ridurre la gravità degli incidenti stradali: con 400 km di strade a velocità moderata Cagliari diventerebbe una ‘città 30’”.

Siamo “a metà dell'obiettivo nell'offerta di mezzi pubblici – spiega ancora il report – , grazie anche al rilancio del trasporto su ferro, il 25% dell'offerta di TPL è elettrico, ancora parecchia la strada per il 100% bus elettrici entro il 2030, ma Cagliari si sta ponendo in questa prospettiva, soprattutto con le nuove linee veloci di bus elettrici su corsie protette che sta realizzando. Buon dinamismo nell'offerta di sharing mobility, al 90% elettrico: 800 monopattini soprattutto in centro, 60 bici ed ebikes, un centinaio di auto, solo in parte elettriche. Nel mese di ottobre i monopattini sono stati ritirati, il servizio era in sperimentazione, ma è stato avviato il bando per l'affidamento del servizio”.

(Unioneonline/v.l.)

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